Sogni_visioni più o meno attuabili per luoghi che lasciano spazio all’immaginazione”
Nelle oltre 100 aree di sedime risultanti da crolli o demolizioni, destinate ad uso pubblico e concentrate principalmente nel centro storico di Napoli, con SireNET proponiamo di avviare la base per una rete di telecomunicazioni senza fili, autonoma, condivisa, cooperativa, che permetta lo scambio libero di informazioni per tutti gli abitanti del Centro Storico di Napoli. In ogni area di sedime verrà fissata un’antenna che fa da ponte con le più vicine garantendo lo scambio di dati. La rete a maglia, per sua stessa struttura, priva di centralità, potrà crescere per numero di nodi grazie alla partecipazione dei cittadini, con l’istallazione di ulteriori antenne. Attraverso questa stessa rete sarà possibile un radio-racconto della città, una mappatura musicale che colleghi canzoni e luoghi in una sorta di “via dei canti”.
Unità di Spazio 1-117 – L’area di sedime è nascosta da una cortina muraria di grande altezza che corre sul vico Panettieri. Oggi è un giardino con accesso consentito da un appartamento con ingresso sulla parallela via Duomo. L’intervento eseguito dal gruppo di lavoro del laboratorio ha il senso di mettere in rete le aree selezionate, evidenziando l’azione bellica che ha modificato il tessuto urbano. A simboleggiare la deflagrazione della bomba che nel ’43 distrusse l’isolato si è pensato di realizzare un’installazione di schegge dorate che, per questo sito, è collocata sulla parete est del Vico Panettieri.
Unità di Spazio 1-457 e 1-618 – Un pensiero visionario: la trasformazione del parcheggio in una sorta di drive in cui la pellicola viene proiettata sulle mura mute del monastero di San Giuseppe.
Unità di Spazio 1-457 e 1-618 – A simboleggiare la deflagrazione della bomba che nel ’43 distrusse l’isolato, si è pensato di realizzare un’installazione di schegge dorate che, per questo sito, è collocata sulla parete sud dell’attuale chiostro.
Unità di Spazio 1-546 e 1-548 – L’intervento immaginato per quest’area prende le mosse dalla cartografia storica che, unitamente alla volontà espressa dalle associazioni di quartiere, sembra far emergere tra le possibili prospettive, quella della riapertura del vicolo che collegava storicamente vico dei Gerolomini con Piazzetta Giganti, lasciando al lato, in corrispondenza dell’area di sedime attuale, una sorta di giardino segreto, naturale prosecuzione dello spazio della piazzetta.
Unità di Spazio 1-546 e 1-548 – A simboleggiare il passaggio esistente tra Vicolo dei Gerolomini e Piazzetta Giganti, orme di gigante che entrano ed escono dal rudere sono state dipinte sul selciato. (video)
Unità di Spazio 1-546, 1-548, 1-428, 1-457, 1-618 e 1-117 – Sui muri perimetrali di ciascuno dei siti selezionati sono state affisse delle targhe con QR code. Attraverso il loro utilizzo il passante potrà accedere alla pagina esplicativa specifica dell’area di sedime inquadrata, sulla piattaforma web del Vuoto Proprio. (video)
Unità di Spazio 27-273 – “Un po’ di possibile se no soffoco.” Gilles Deleuze – ESAUGURAZIONE – Suoni registrati provenienti da luoghi indefiniti si sovrappongono alla visione di un’area di sedime. Zone indecise dai contorni appena abbozzati, queste divengono terreno adatto a giochi d’immaginazione. L’intervento si compone di due piccoli speaker posti sui lati interni della finestra ad altezza orecchie, per far sì che l’audio e la visione si isolino. Il momento inaugurale diviene così un’esaugurazione; il luogo si apre a nuove possibili forme.
Unità di Spazio 27-273 – Verso un accampamento urbano (fotomontaggio con sottosopra by Marco Ferrari e Cristina Gallizioli).
Unità di Spazio 27-273 – Falso orizzonte (fotomontaggio con Trace by Barry Underwood)
Unità di Spazio 27-273 – Carduus in fabula (fotomontaggio con Luz Sap by PITAYA).
Unità di Spazio 27-273 – Lido cristallini (fotomontaggio).
Unità di Spazio 27-273 – Solstizio d’estate (fotomontaggio con un “paesaggio illuminato” by Barry Underwood).
Unità di Spazio 27-273 – Piovono fiori (fotomontaggio).
Unità di Spazio 27-273 – Pollicino (fotomontaggio con una “installazione forestale” by Rune Guneriussen).
Unità di Spazio 27-273 – Volo pindarico (fotomontaggio).
Unità di Spazio 27-273 – Vieni, c’è una porta nel bosco (fotomontaggio).
Spazio non catalogato – Senza titolo (fotomontaggio).
Spazio non catalogato – Funambolismi (fotomontaggio).
Unità di Spazio 27-122 – (fotomontaggio)
Unità di Spazio 35-88 e 35-89 – “Questi fantasmi”, spazio informale per la lettura e la meditazione.
Unità di Spazio 27-273 – ColMare (Viviana Marchiò_fotomontaggio).
Unità di Spazio 27-273 – I Capri Spiatori
Progetto ispirato dalla voglia di rendere fruibile a tutti coloro che visitano il giardino dei Cristallini, il panorama che include Capri, altrimenti visibile dal Rione Sanità solo da poche abitazioni site nella parte alta del quartiere. Struttura composta da tubi innocenti /5cm diametro – Base quadrata 4m x 4m – Altezza totale 20m / 5 moduli di 4m – Ognuno dei due specchi misura circa 5m x 4m ed è composto da una tavola di compensato con un lato ricoperto da pellicola Mylar, materiale riflettente al 99% – Le pareti della struttura saranno ricoperte con un telo scuro per isolare dalla luce diurna – Prima dell’installazione va eseguita una rilevazione aerea per determinare l’esatta altezza e posizione della torre – Come dall’alto, così in basso
Design: Patrick Cristaldi
Idea: Stefania Zamparelli
Unità di Spazio 27-122 – La visione che si propone per quest’area prevede la proiezione di immagini sulle mura perimetrali e sulle pareti della Chiesa del Santissimo Crocifisso ad Antesaecula. I corpi e i volti delle orfane delle Figlie del Popolo, le ragazze ospitate nell’adiacente convento, si contrappongono ad una figura femminile fortemente discussa, quella di Liliana Castagnola, la donna strettamente legata alla figura di Antonio De Curtis, in arte Totò, che per amore dell’attore e comico napoletano, nato e cresciuto tra questi vicoli, si tolse la vita.